Welsh Corgi Pembroke

Origine

Gran Bretagna

Utilizzo

Cane da pastore

Comportamento / Carattere

Dall’aspetto baldanzoso, lavoratore. Estroverso ed amichevole, mai nervoso o aggressivo, il Welsh Corgi Pembroke è un vivace, curioso ed intelligentissimo piccolo cane, con una caratteristica testa da volpe, zampe molto corte e con o senza coda. L’aggettivo “piccolo” va riferito solo alla sua taglia, poiché il carattere è quello di un cane più grande e da lavoro. Sono cani nati come cani da pastore e mandriani, ma vengono impiegati anche nella caccia e nella guardia.
Il Corgi si adatta facilmente sia alla vita di città sia a quella di campagna. Sono degli eccellenti cani da compagnia adattissimi per stare sempre in famiglia molto educati, intelligenti e sensibili.
Le sue dimensioni ne fanno un compagno ideale per la vita in casa o in appartamento. Non necessita di attività fisica particolarmente intensa, anche se è piuttosto difficile stancarlo. Sono alcuni dei cani più adatti per i bambini.
Il suo pelo corto richiede pochissime cure, pur rappresentando un’ottima protezione contro il freddo e l’umido, in quanto dotato di un fitto sottopelo.

Brevi cenni storici

Non è noto come e quando questa razza sia stata introdotta nell’arcipelago britannico: alcuni sostengono che il Corgi Pembroke, che presenta aspetti simili al västgötaspets, razza svedese di cane da pastore, sia stato importato dai Vichinghi. Secondo altri, invece, l’origine del Corgi è autoctona, poiché in Gran Bretagna si è trovata notizia in documenti storici del X secolo di un “currey” o “cur dog”, vocabolo che significa appunto cane da lavoro e il cui suono è molto simile alla pronuncia gallese del termine “Corgi”.
La zona di origine e di maggior diffusione della razza resta comunque il Pembrokeshire nel Galles, tanto che questa vi sia arrivata per mare al seguito dei navigatori nordici, quanto sia il frutto dell’evoluzione dei soggetti presenti nella regione al tempo dei primi insediamenti umani.
Il nome gallese del pembroke è “ci sodli”, che significa garretto, per indicare la caratteristica abitudine di mordere i garretti alle mucche. Nelle fattorie gallesi il Corgi svolgeva il compito di cane da pastore guidando la mandria al pascolo, sorvegliandola di notte, riconducendo i soggetti che se ne erano allontanati; durante il trasferimento del bestiame al mercato lo accompagnava lungo il percorso pronto a difenderlo dai numerosi pericoli frequenti nelle zone selvagge. Il suo aspetto in quei tempi era senza dubbio piuttosto diverso da quello che possiamo osservare oggi. Variava nel tipo e nella taglia e aveva pelo ruvido, ma possedeva lo stesso temperamento attuale. La caratteristica di mordere i garretti era utile nella guida dei bovini, ma si rivelava un grave errore se applicata alle pecore. Nel 1880 i pastori del Cardiganshire (oggi Ceredigion), per ovviare a questo problema, pensarono di incrociare il Corgi con il Welsh Collie, altra razza da pastore utilizzata nel Galles: da questo incrocio si ritiene abbia avuto origine la varietà Cardigan che conserva, tra le sue caratteristiche, il mantello blue merle comune appunto a tutte le varietà della razza collie.
Il Corgi, nonostante le sue doti e le sue capacità non comuni, sarebbe rimasto un cane da fattoria se nel 1933, l’allora duca di York, poi re Giorgio VI, non avesse acquistato un cucciolo di questa razza, Rozavel Golden Eagle, per regalarlo alla figlia Elisabetta (poi diventata regina Elisabetta II). Il cane venne ribattezzato Susan e conquistò immediatamente il cuore della famiglia reale. A questo primo soggetto se ne aggiunsero presto molti altri dando vita all’allevamento della famiglia reale conosciuto con l’affisso Windsor.
Da allora i Corgi sono divenuti per definizione “i cani della regina”, definizione entrata nell’uso corrente.

Aspetto generale

Cane di piccola taglia, allungato e molto basso sugli arti, di costruzione vigorosa, pronto e attivo. Un po’ più piccolo, più corto e meno pesante del Cardigan. L’espressione del Corgi deve essere il più possibile simile a quella di una volpe. Il cranio è piuttosto largo e piatto tra le orecchie. Le orecchie sono più grandi nel Cardigan che nel Pembroke. Nel maschio i testicoli devono avere forma normale ed essere ben discesi nello scroto. Aspetto ardito.
 
Tronco: di lunghezza media, con costole ben arrotondate; non troppo corto o alla terrier. Linea dorso-lombare diritta. Torace largo, profondo e ben disceso fra gli arti anteriori.
Testa e muso: deve essere simile a quella di una volpe per forma e apparenza. Il cranio è abbastanza largo e piatto fra le orecchie, assottigliatesi verso gli occhi al disopra dei quali deve essere leggermente a cupola. Muso lungo circa cm 7,5 o nella proporzione di 3 a 5 rispetto alla lunghezza del cranio ed affilatesi verso la punta.
Tartufo: nero.
Denti: denti combacianti o con la parte interna dei denti superiori sfiorante la parte esterna dei denti inferiori (a forbice).
Collo: piuttosto lungo.
Orecchie: ben attaccate, diritte, di grandezza media, leggermente appuntite.
Occhi: ben piazzati, rotondi, di grandezza media, di colore nocciola in armonia on il colore del mantello.
Arti: anteriori corti e il più diritti possibile. Ossatura forte ed in appiombo sui piedi. Gomiti ben aderenti, né scollati né legati. Posteriore forte e flesso, leggermente affusolato; arti corti; i garretti, visti da dietro, devono essere diritti. Piedi di forma ovale. Cuscinetti plantari robusti e ben arrotondati; unghie corte.
Spalla: ben inclinata, ben muscolosa.
Andatura: i movimenti devono essere sciolti e attivi, con gomiti ben aderenti.
Muscolatura: di notevole sviluppo.
Coda: corta, preferibilmente naturale.

Taglia

Altezza:  dai 25 ai 30 cm al garrese. 
Peso: Maschi da 8 a 11 kg – Femmine da 8 a 10 kg.

Mantello / Pelo /Colore

Il suo pelo di media lunghezza richiede pochissime cure, pur rappresentando un’ottima protezione contro il freddo e l’umido, in quanto dotato di un fitto sottopelo.

Colori ammessi: rosso unicolore, sabbia, fulvo, nero focato o con del bianco sulle zampe, petto e collo. È tollerato un po’ di bianco sulla testa e sul muso.

Disponibilità

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